Di Nicoletta Mele
“Sono orgoglioso come cittadino italiano e rappresentante del mio Paese di notare come l’Italia sia amata negli Emirati Arabi Uniti in tutti i settori. È proprio grazie alla vostra presenza che riusciamo a promuovere al meglio l’eccellenza italiana all’estero. L’inserimento degli imprenditori italiani nel tessuto umano, culturale, sociale ed economico del Paese è importante perché da un lato facilita le Istituzioni nell’interazione con le autorità di riferimento e dall’altro cementa i rapporti umani tra i rispettivi popoli”. Le parole del Console Generale d’Italia a Dubai Giuseppe Finocchiaro che hanno dato il via al webinar “Imprenditoria italiana all’estero, tre storie di successo negli EAU” organizzato dall’Italian Business Council Dubai & Northern Emirates (IBCD) mercoledì 28 aprile nella sede di Capital Club di Dubai e moderato da Daniela Rossi, socia fondatrice di Unlimited Podcast. Il webinar ha inaugurato “una serie di iniziative, in presenza e in remoto, che l’Italian Business Council organizzerà nei prossimi mesi – ha spiegato il presidente IBCD avv. Thomas Paoletti – nella speranza che presto si possa tornare alla normalità”.
Protagonisti del dibattito sono stati tre imprenditori italiani presenti da anni nel territorio emiratino che con professionalità, costanza e determinazione hanno contribuito, ognuno nel proprio settore, al successo del made in Italy negli Emirati Arabi Uniti.
Pasquale della Penna, CEO di Harwai Group & Executive Director di TSSC Group of Comapanies, è uno dei primi imprenditori italiani degli Emirati Arabi Uniti.
Della Penna è arrivato in territorio emiratino negli anni ’90 e oggi la sua azienda, specializzata nel settore manifatturiero e della componentistica soprattutto in materiali da costruzione e sistemi e prodotti per la refrigerazione, fa parte di una Holding con oltre 5mila dipendenti e un fatturato annuo di 3 miliardi di dirhams. Uno dei segreti del successo è stata la strategia di diversificazione della produzione: l’azienda è presente nel settore dell’alluminio, della chimica ed è una delle più grandi realtà nella produzione di plastica. “Nel 1992 sono stato chiamato dalla Camera di Commercio italo-araba per un progetto nel porto di Abu Dhabi da realizzare in 15 mesi. Ho eseguito il lavoro in 9 mesi. Il cliente, affascinato dalla velocità e dalla qualità della realizzazione del lavoro, mi propose di unirmi alla sua piccola società che all’epoca contava circa 60 dipendenti con un fatturato di 10milioni di dirhams all’anno”. Da quel momento è partita l’attività di business di Della Penna negli Emirati Arabi Uniti. Una storia imprenditoriale e personale di successo che in 28 anni gli ha permesso di assistere in prima persona ai cambiamenti economico-culturali di Dubai. “Negli anni c’è stato uno sviluppo progressivo del territorio in tutti i settori grazie alla visione lungimirante delle autorità locali e all’attenzione nei confronti delle richieste di tutte le nazionalità”.
Galeotto fu un viaggio di piacere che ha portato Silvia Angelotti, Owner di Italian Dairy Products, nel 2009 in piena crisi finanziaria internazionale, ad iniziare l’attività imprenditoriale negli Emirati Arabi Uniti nel settore latterio-caseario. “Io e mio marito, da sempre imprenditori, volevamo ampliare la nostra attività. Abbiamo iniziato con una serie di problematicità legate principalmente al fatto che non conoscevamo il settore latterio-caseario e il Paese. Non era facile 12 anni fa mettere in piedi una produzione in loco, ma le autorità del posto ci hanno sempre aiutato e supportato nell’affrontare le difficoltà e le lungaggini burocratiche dell’agroalimentare”. Italian Dairy Products è un’azienda basata nell’emirato di Sharjah, opera tramite distributori e con un servizio home delivery per i privati. Negli anni è cresciuta nel pieno rispetto della tradizione casearia italiana. “Il segreto del nostro successo è la freschezza dei prodotti: la produzione di formaggi, mozzarella e ricotta, svolta esclusivamente da caseari artigianali specializzati e con esperienze professionali in aziende lattiero-casearie italiane, è quotidiana e realizzata con il latte locale secondo le rigide regole del posto. Il nostro prodotto di punta, presente nei menù di tutti i ristoranti della zona, è la mozzarella di bufala ed è l’unico prodotto che produciamo con latte congelato-concentrato importato da una grande azienda italiana”. Una crescita, che ha portato l’azienda ad affermarsi come leader nel settore alimentare negli EAU. “Il nostro obiettivo era quello di dare una continuità del prodotto”. Obiettivo pienamente raggiunto e che non è venuto meno neanche durante il lockdown da pandemia da Covid-19. “Con l’annuncio lo scorso anno del lockdown e la conseguente chiusura di hotel e ristoranti, avevamo pensato di chiudere ma siamo stati contattati dalle autorità locali che ci hanno chiesto di restare aperti in quanto eravamo una delle poche realtà di produzione presenti sul territorio”.
L’italianità è apprezzata non solo nell’agroalimentare ma anche nei settori industriali. La storia di Marco Celentano, General manager di Cavicel Spa DMCC Branch è partita da una scommessa. Cavicel S.p.A, storica azienda italiana leader nella realizzazione di cavi su misura già presente negli UAE nel 2008 tramite un distributore, nel 2013 ha aperto la propria realtà raggiungendo in due anni il 70% del fatturato dell’azienda in Italia grazie alla professionalità e alla determinazione di Marco Celentano. “Cavicel è un’azienda di famiglia, fondata dallo zio di mio padre nel dopoguerra. Circa 30 anni fa il responsabile commerciale dell’azienda di quel tempo aveva individuato un’opportunità di business tramite un distributore in Medio Oriente. Nel 2008, dopo aver conseguito la laurea triennale all’Università Bocconi Milano, mio padre mi propose di andare a Dubai. Erano anni difficili contrassegnati dalla crisi finanziaria internazionale e i mercati iniziarono a contrarsi così nel 2011 sono rientrato in Italia convinto di aver chiuso il mio capitolo con gli Emirati. Nel 2013 in occasione della fiera Middle East Electricity sono tornato a Dubai e dopo aver notato che la città era ripartita, ho proposto al consiglio di amministrazione di strutturare l’azienda sul territorio. Forte della mia esperienza il CDA ha accettato e abbiamo aperto un ufficio a Dubai. Sono partito affrontando una sfida di chi, alla vigilia della mia nuova avventura, mi aveva detto che l’idea era buona ma che non avrei incrementato il fatturato. La sfida l’ho vinta in soli due anni triplicando il fatturato”. Oggi Cavicel è un’impresa ben strutturata e radicata nel territorio emiratino e segue un vasto mercato dall’Egitto al Pakistan. Dal 2017 l’ufficio di Dubai è anche back office di Hong Kong. “È stato un bellissimo viaggio, ma molto difficile. Il mercato degli Emirati Arabi è estremamente complesso, ma grazie alle opportunità che proprio il mercato ci ha dato siamo riusciti a crescere negli ultimi 9 anni”. Il lavoro delle aziende e la professionalità italiana sono qualità molto stimate negli Emirati per “il rapporto qualità-prezzo del servizio offerto e per la flessibilità dell’azienda italiana nei confronti del cliente”, ha aggiunto Celentano.
Una grande occasione per promuovere il made in Italy all’estero sarà l’Expo 2020 Dubai che prenderà il via il 1° Ottobre. Expo 2020 Dubai non rappresenterà solo il primo evento universale post-pandemia ma anche, come ha sottolineato il Console Generale d’Italia a Dubai Giuseppe Finocchiaro “un importante strumento di internazionalizzazione, di promozione dell’export e anche di attrazione di investimenti esteri di cui beneficeranno le nostre piccole e medie imprese e le start up innovative”. Il mercato offrirà delle importanti opportunità anche dopo il semestre espositivo. Idee chiare, mentalità aperta, presenza sul territorio e umiltà sono i consigli che i tre imprenditori hanno rivolto a intende intraprendere un’esperienza lavorativa negli Emirati Arabi Uniti.